‘Ripensiamo il territorio’interviene su primarie Centro sinistra a Sulmona
Sulmona -
Il movimento ‘Ripensiamo il territorio’ interviene sulle primarie del centro
Sinistra per il progetto di una Grande Municipalità
Diffusa dei Borghi, fatta da 90.000 abitanti. “Avevamo rilevato una partenza interessante
nella campagna delle primarie a Sindaco del Centro-sinistra, sul progetto
Strategico per Sulmona della Coesione territoriale e, quindi,della Grande
Municipalità Diffusa dei Borghi, fatta da 90.000 abitanti e con un peso
specifico per il Centro Abruzzo, rilevante ed efficace. Ma a distanza di
giorni, l’unica coraggiosa ed innovativa esplicitazione sembra venire dal
Candidato Ranalli,
per il resto abbiamo rilevato una timidezza in Iannamorelli
che pur parla di fusione dei comuni come cosa utile”. Lo sostiene in una nota Antonio Di Luca
del Movimento ‘Ripensiamo il territorio’. “E’ evidente- scrive Di
Luca- che la fusione va costruita negli anni, che è un fatto Strategico,
ma intanto bisogna dare subito la direzione di marcia politica. Da parte degli
altri candidati non leggiamo alcuna indicazione, salvo rivendicazioni
dell’esistente, ma senza spiegare con quale modello. Insomma, rispetto a una
situazione ormai storicamente consolidata e asfittica sia per Sulmona e il suo
ruolo, che per il Centro Abruzzo da cui non si può, né si deve prescindere, non
ci sono chiare proposizioni programmatiche. C’è bisogno di un Progetto e di un
Nuovo Modello Sulmona, di un ripensamento del territorio o no? Vogliamo
sperare che anche sugli altri versanti possano emergere segnali positivi,
s’intende Centrodestra e Movimento 5 Stelle. Non si dimentichi o si
sottovaluti, che il 27.11.2012, a Sulmona, appunto, c’è stato un Convegno e una
grossa riflessione, da noi promossa, con Confindustria e Ance, e con scuole e
giovani, che ha visto la partecipazione di 300 cittadini e personalità di
rilievo politiche, del mondo accademico, nonché dello stesso Ministro Barca,
della Coesione Territoriale e del Presidente del Consiglio regionale. Tuttavia
sembra che molti continuino a trascurare i danni del vecchio modello
dell’isolamento campanilista, senza indicazioni innovative, alla luce delle
situazioni economiche attuali. Senza alcuna intenzione polemica, e
senza schierarsi su alcun versante politico, nel rispetto di tutti i nostri
aderenti e del loro pensiero politico, non possiamo restare assenti rispetto ai
programmi amministrativi che si prospettano e rimanere indifferenti. Il nostro
dovere è tenere accesa la fiamma di un nuovo modello e assetto territoriale,
della sua coesione, e tenere vivo il dibattito, criticando le vecchie formule
territorialmente ed economicamente asfittiche. Nostro dovere è tenere caldo
l’argomento soprattutto, e non solo, durante queste fasi programmatiche.
Bisogna intelligentemente unirsi tutti per una Strategia valida per il rilancio
del Centro Abruzzo e Sulmona.”
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